Quant è affascinante il mondo della numismatica? Per molti, collezionare monete non è solo una questione di valore economico, ma anche una vera e propria passione che collega generazioni. Tra le vecchie lire che giacciono nei cassetti delle nostre case, alcune possono nascondere sorprese inaspettate. Uno degli esempi più significativi è la moneta da 10 Lire dedicata al Re Vittorio Emanuele III, coniata tra il 1936 e il 1941. Scopriremo insieme il suo valore attuale, le caratteristiche e perché è così ambita dai collezionisti.
- Il francobollo di Alessandro Manzoni: un tesoro filatelico che racconta la grandezza della letteratura italiana
- La sorprendente storia dei 10 centesimi di Umberto I: un tesoro numismatico da non perdere
- I segni zodiacali più intelligenti: ecco perché Ariete, Gemelli e Acquario brillano nel pensiero analitico e creativo
Caratteristiche della Moneta da 10 Lire Re Vittorio Emanuele III
La moneta da 10 Lire Re Vittorio Emanuele III Impero è stata coniata per commemorare l’Impero italiano durante un periodo particolare della storia nazionale. Realizzata in argento 835, presenta un diametro di 27 millimetri e un peso di 10 grammi, rendendola facilmente riconoscibile e apprezzabile da chiunque. Sul dritto è incisa l’immagine del re di profilo, con la scritta che lo identifica chiaramente come “VITTORIO EMANUELE III RE E IMPERATORE”.
Sul rovescio, la rappresentazione allegorica dell’Italia è particolarmente evocativa: la donna in piedi sulla prora di una nave, con in mano un fascio littorio e una piccola effige di vittoria, simboleggia la forza e l’orgoglio nazionale. Questa iconografia ha un forte significato storico e culturale, contribuendo al fascino della moneta.
Valore Attuale e Rarità delle Annate
Non tutte le monete da 10 Lire del regno di Vittorio Emanuele III hanno lo stesso valore: il loro prezzo è influenzato dalla tiratura e dall’anno di conio. La moneta del 1936, ad esempio, è considerata comune e, pur avendo un certo valore collezionistico, non raggiunge cifre elevate. Tuttavia, il discorso cambia radicalmente per le annate successive, che sono molto più rare.
Tra i pezzi più ricercati troviamo la moneta da 10 Lire del 1937, con soli 50 esemplari conosciuti, che può arrivare a valere oltre 4.000 euro. Ancor più sorprendente è il caso della moneta del 1938, venduta all’asta per 9.200 euro in condizioni di Fior di Conio. Nel 2017, uno dei rari esemplari del 1939 è stato battuto per addirittura 13.000 euro, evidenziando l’alta domanda nel mercato numismatico. Anche per l’annata 1941, i prezzi si aggirano intorno ai 10.000 euro, a conferma del fatto che conservare queste monete può rivelarsi un ottimo investimento.
Se sei in possesso di vecchie lire e stai pensando di verificarne il valore, è fondamentale consultare esperti del settore o partecipare a fiere numismatiche, dove è possibile ottenere valutazioni più precise.
Investire nella Collezione di Monete
Investire in monete non è solo una questione di acquisire pezzi rari, ma anche di condividere la passione per la storia e la cultura. È importante tenere a mente alcuni aspetti chiave quando si decide di approcciarsi a questo mondo:
Collezionare monete può essere un modo affascinante per connettersi con la storia e, allo stesso tempo, un investimento potenzialmente redditizio. Essere ben informati e appassionati è la chiave per avere successo in questo campo.
Riepilogo dei Punti Chiave sulla Moneta da 10 Lire
La moneta da 10 Lire del Re Vittorio Emanuele III costituisce un simbolo della ricca storia italiana e un’opportunità per i collezionisti. Vediamo i punti principali:
In conclusione, il mondo della numismatica è vasto e offre molte opportunità per chi è disposto a esplorarlo. Riscoprire i vecchi cimeli come la moneta da 10 Lire di Vittorio Emanuele III può non solo rivelare un valore intrinseco, ma anche connetterci a un passato ricco di storie e significati.